Le “nonne dello Yoga”.
Classe 1920, Nanammal, conosciuta in India come la “nonna dello yoga”, si è spenta il 26 ottobre 2019 a 99 anni. Poco più di un mese prima la donna aveva riunito la famiglia, con i suoi 5 figli, 12 nipoti e 13 pronipoti e aveva annunciato che sarebbe morta entro 48 giorni (sbagliandosi di soli otto giorni).
A Coimbatore era stata iniziata allo Yoga a otto anni unendosi ogni sera ai nonni che tornavano dal lavoro e, nonostante il suo carattere schivo, negli ultimi anni era diventata famosa in tutto il mondo per aver ricevuto l’onorificenza civile Padma Shri ma soprattutto per i video su YouTube in cui, con il suo sari rosa, eseguiva le più complicate posizioni yoga con un’approccio senza dubbio più istintivo, meno accademico e scientifico, nato da un profondo amore per questa disciplina.
Consigliava ai suoi allievi il minimalismo che lei stessa seguiva con una rigorosa routine che prevedeva: sveglia prima dell’alba, porridge di miglio a colazione, riso e verdure a pranzo, latte e frutta a cena, evitando carne, sigarette e alcol. Si vantava di non essere mai stata dal medico e di non aver mai indossato un paio di occhiali.
Negli ultimi tempi la guru, come ha spiegato nel 2014 in un’intervista, aveva dato allo Yoga uno scopo sociale. Il suo principale intento era diventato infatti quello di sensibilizzare le donne, e soprattutto le studentesse, alle tecniche yoga, recandosi in varie istituzioni educative per risolvere i problemi di salute femminile.
Nanammal ci ha insegnato il valore di una vita semplice, piena di amore e dedizione per i propri cari e le proprie passioni, unito ad un profondo rispetto e comprensione per il proprio corpo.
Dall’altra parte, invece, ogni domenica mattina, alle 8.00 e alle 10.00 era possibile, prendendo un treno che parte dal Grand Central Terminal a New York e viaggiando un’oretta verso nord, appena dopo Scarsdale, fare lezione con quella che il Guinness dei Primati aveva incoronato come l’insegnante di yoga più anziana del mondo. Per Tao Porchon-Lynch gli studenti arrivano a frotte e tutti avevano con lei un rapporto diretto e personale: si abbracciavano prima e dopo la classe e Tao si informava sorridente e partecipe della loro famiglia o di eventuali acciacchi fisici. Tao era sempre vestita di bianco, attillata e femminile. Semplice ma curata: manicure e pedicure impeccabili, gioielli alle dita e un pendente di Ganesha al collo. All’eta’ gia’ di 94 anni, Tao insegnava 13 classi settimanali (a Scarsdale, Hartsdale e Tarrytown), teneva vari master presso importanti centri di yoga, come il “Kripalu Integral Yoga Institute”, andava a lezione di danza e partecipava a concorsi di ballo nazionali e internazionali, teneva incontri di degustazione di vino presso il Residence Inn di White Plains e partecipava con il Dalai Lama e altri luminari a conferenze sulla pace nel mondo.
Tao Porchon-Lynch nasce nel 1918 a Pondicherr y, colonia francese in India, da padre francese e madre indiana: la mamma muore di parto e il padre emigra in Canada. La bambina viene cresciuta dagli zii. Suo zio, che ha contribuito a creare sistemi ferroviari in Asia e Africa, la porta in giro per il mondo. «Mio zio era un grande amico del Mahatma Gandhi e mi ha portato con loro mentre marciavano per la libertà per l’India. Questa fede nella giustizia è rimasta con me». A 20 anni si trasferisce in Francia, tra i vigneti di famiglia di suo padre. «Quando i tedeschi invasero la Francia, aiutavo mia zia a nascondere profughi in fuga dai nazisti. Poi sono scappata in Inghilterra e ho continuato il mio lavoro per la Resistenza ». A Londra, Tao comincia a esibirsi nei cabaret, con danze indiane. Dopo la guerra, nel 1945, fa la modella per Marcel Rochas e Jean Patou. Recita in film e spettacoli teatrali e vince un concorso per “le gambe più lunghe d’Europa.” Arriva negli Stati Uniti nel 1948 e qui firma un contratto con la MGM e recita in numerosi film. Più tardi, scrive sceneggiature per il cinema e la TV e realizza documentari. Alla MGM, insegna yoga ai suoi colleghi attori. Dopo il suo matrimonio con Bill Lynch, visita l’India ogni anno e perfeziona il suo yoga con Indra Devi e B.K.S. Iyengar. Alla morte del marito, fa dell’insegnamento dello yoga la sua principale occupazione.
Ci ha lasciati il 21 febbraio 2020.
Due donne di altri tempi e di altra tempra, fantastiche che hanno smosso lo stereotipo femminile portando e spostando l’orizzonte verso nuove concezioni dell’esistenza a cui tutti gli uomini e tutte le donne possono attingere a piene mani.