The Worrybeads

Ci sono cose che nascono per caso ed altre che prendono vita perché ben programmate e volute, ma c’è un filo sottile che passa in mezzo dove il volere e il caso s’incontrano tra coincidenze che sembrano disegnate in un quadro che già vive ancor prima di essere dipinto.

Così, in un susseguirsi di incontri, nasce uno spettacolo (Brandelli), nascono scene, nascono i WORRYBEADS! (Mara Di Pietro – fotoreporter).

Brandelli, testo del sottoscritto (Kyo, regista), permette la realizzazione di un progetto work in progress che dura dal 2003 (il gruppo nasce nell’aprile dello stesso anno) sulla follia ma più in generale sulla diversità.

Brandelli parte dal centro sociale T.N.T. fino ad arrivare al Castel Sant’Elmo per la 12a Biennale dei Giovani Artisti dell’Europa e del Mediterraneo 2005 (Na).

Il gruppo artistico the Worrybeads sostenuto dall’Associazione MuVi è estremamente poliedrico e si immette nel filone degli spettacoli interdisciplinari a dimostrazione ulteriore di quanto la diversità, rappresentata da una così vasta gamma di forme d’arte, non comporti necessariamente contrasto, ma, anzi, condivisione d’intenti in uno spazio e spettacolo comune nella più totale complicità ed unione.

Prerogativa dei the Worrybeads – Scacciapensieri è realizzare e sperimentare nuovi progetti, adattandosi, con la flessibilità che gli è propria, agli spazi di volta in volta concessi e, nel corso degli anni, ha dato origine ad un laboratorio d’arte, una fucina dove incontrarsi e condividere esperienze in un confronto di sperimentazione artistica continuo.

 

POSTER LETTERARIO

I Worrybeads sono occhi aperti, taccuino tra le dita e macchina fotografica al collo.
I Worrybeads non sono perfetti
I Worrybeads non sono forti.
I Worrybeads hanno dubbi.
I Worrybeads non sono belli.
I Worrybeads discutono.
I Worrybeads cercano di essere chiari.
I Worrybeads vivono e amano.

E se è vero che ciascuno è matto a suo modo perché ogni pazzia è unica (Alda Merini) allora fondiamo queste follie, sommiamole una ad una e parliamo, agiamo, campiamo per non giudicare e senza mai puntare il dito sugli altri.

I Worrybeads si offrono nudi e silenti perché in fondo basta essere sé stessi per diventare i re del mondo.